CHI SONO LX TERRORISTX OGGI?

A 5 mesi dalla manifestazione del 14 giugno per la Palestina e tutti i popoli oppressi a Bari, siamo qui a ricordare che i tribunali non smettono di perseguitarci e assillarci:
Martedì 11 mattina alle 9 si tiene il processo di B. accusatx di lesioni e aggressione a pubblico ufficiale durante quella manifestazione.

Delle accuse ridicole, o per meglio dire lacrime di digossino che hanno portato all’arresto dellx compagnx in flagranza di reato, e a due giorni di domiciliari presso la sua abitazione.
Processatx per direttissima, B. è statx rilasciatx, rinviatx a processo il 9 settembre, con un seguente rinvio all’11 novembre.

Ed eccoci qui oggi, a ricordare che in quella piazza non c’era nessuna scheggia impazzita, e nessun corteo pacificato, quel giorno in strada c’era la nostra rabbia. Alle nostre forze dell’ordine, e non solo, piace tanto la narrazione secondo cui Bari è una cittĂ  pacificata, in cui ai corteo si parla tanto con digos e sbirri per fare le sfilate nelle vie del centro nel modo piĂą moderato e composto possibile. A guardie, sindaco e sgherri piace tanto sguazzare nella narrazione secondo la quale lx attivistx baresi possono avere un dialogo e un confronto con le istituzioni infami per concordare dei patti, per “LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA” per accordarsi su come, dove e quando manifestare nel modo piĂą “GIUSTO” possibile, senza dare troppo fastidio alle forze del male, che devono continuare a lavorare nei loro uffici del cazzo per l’entitĂ  sionista, perchĂ© siamo qui anche a ricordare che gli accordi, le nostre universitĂ  baresi, ce li hanno ancora con l’entitĂ  sionista, e continuano ad avere le mani sporche di sangue.
Il politecnico di bari è un laboratorio di morte.
L’università Aldo Moro, dopo 1 mese occupazione e di pressioni da parte dell’intifada barese per lo scioglimento degli accordi con l’entità sionista continua bellamente ad averceli, a sbandierarli ai quattro venti e ha anche il coraggio di appendere all’entrata uno striscione con su scritto che il nobel per la pace va ai bambini di gaza.
Lx stessx bambinx mortx uccisx il cui sangue sporca le scrivanie di rettore e compagneria.

Ma questa è l’ipocrisia barese, che desidera, ardentemente, la liberazione della Palestina, nel modo più comodo possibile, con il minimo scompiglio possibile, altrimenti si passa dalla parte dei brutti e cattivi, e la digos non vede l’ora di affibbiare queste etichette alle loro prede.

Questo è quello che è successo durante quel corteo, un corteo partecipato, in cui le persone che hanno attraversato quella piazza si son rese tutte conto di quanto la digos stesse provocando e tentando di creare tensione, limitando la libertà di manifestare, provando più volte ad entrare all’interno del corteo e con schieramenti dei playmobil davanti a tutti i luoghi complici del genocidio in palestina, come McDonald, Intesa san paolo o il tanto protetto consolato onorario israeliano.
Mentre il corteo rivendicava il diritto di sanzionare ogni singolo luogo simbolo delle morti palestinesi.

Siamo qui, ancora, per ricordare che un po di mesi fa dei compagni baresi sono stati accusati di associazione sovversiva per delle scritte su Cospito e sulla Palestina.

E qui, ci chiediamo, cosa vuol dire essere terrorista oggi?

Se terroristx significa scrivere FREE GAZA o NO 41BIS su un muro, se terrorist significa volere la liberazione dei corpi imprigionati in un lager di stato, e se terrorist è solo chi fa paura allo stato e crea del caos tanto incontrollabile, allora siamo tuttx terrorist.

E come terroristx vogliamo vendetta per uno stato che altro non fa che creare devastazione nei territori, dalla palestina alla basilicata, terre colonie a cui hanno tolto acqua, case, ossigeno, vento, aria, vita.
Il filo che unisce le terre colonia dello stato è visibile, di un colore così acceso che acceca tanto da rendere difficile percepire la grandezza del progetto coloniale sotto i nostri piedi.

Eni che ha già devastato i territori della basilicata, ha firmato un accordo con il ministero dell’energia di tel aviv per avviare l’esplorazione di giacimenti di gas nelle acque antistanti gaza. Eni, così come shell, snam, chevron e totalenergies stanno rafforzando sempre piu la loro posizione nel Mediterraneo orientale.

E oggi, a due mesi dagli arresti dellx NOPONTE, siamo qui anche a ricordare che colonia dello stato è la città Messina, in cui vogliono (o volevano) costruire il ponte sullo stretto, opera devastante, colonialista ed in linea con le prospettive militariste dello stato, che porta estrattivismo e devastazione.
WeBuild, azienda che si occupa della distruzione dello Stretto negli scorsi anni ha realizzato nella base USA di Sigonella 14 edifici da adibire a uffici per uso militare e rimessaggio/attrezzaggio degli aeromobili, con specifica impiantistica radio/dati per operazioni militari aeree specialistiche. E mentre la base viene usata con successo contro il popolo palestinese, aerei da guerra israeliani passano sulle nostre teste, e attaccano navi di solidali che si dirigono verso Gaza.

La lotta per la liberazione del popolo palestinese riguarda tuttx e tutto.
La lotta contro gli stati che vogliono rendere colonie le terre in cui viviamo e la conseguente morte di ogni stato possibile è quello che vogliamo.

Siamo accanto a chi resiste ogni giorno, a chi è reclusx, a chi viene sottratta la libertà fisica ma mai la libertà di pensiero, siamo a fianco dellx harraga, con le rivoltosx.

PALESTINA LIBERA
FUOCO AD OGNI GABBIA