COMUNICATO BARI PRIDE 2025 ZAMP3 MOSTRUOS3

Secondo quello che ormai sembrerebbe essere un trend in tutta Italia, anche il Bari Pride da diversi anni ha perso la sua carica sovversiva. Ad oggi, il Bari Pride non è rivolta; è farsa.
Quest’anno come Zamp3 Mostruos3 abbiamo provato a partecipare alle assemblee “aperte” del pride e in base alla nostra esperienza all’interno di queste abbiamo deciso di non partecipare alla parata con uno spezzone o con un carro, perchĂ© non ci rivediamo in quello che la manifestazione è diventata: una passerella politica organizzata da poche voci, ovviamente le piĂą forti, in cui molte delle nostre rivendicazioni e pratiche non hanno trovato spazio.
Quello che vogliamo, e che ci impegneremo a costruire insieme a chiunque voglia partecipare a questo processo aperto e dal basso, è una dieci, cento, mille manifestazioni froce che parlino di noi con i nostri termini, senza essere strumentalizzate dal Vito Leccese di turno che dichiara sostegno vuoto alla causa palestinese e pretende che annunciare ai media la sua partecipazione alla parata con la fascia arcobaleno basti.
Ma noi non ci facciamo frecare.
Vogliamo manifestazioni queer, trans* e froce senza il presunto sostegno di quelle stesse istituzioni che oggi rainbowashano e domani agiscono in maniera repressiva sui nostri corpi e sui nostri spazi. Non abbiamo bisogno del patrocinio di chi non fa nulla per fermare la gentrificazione e la turistificazione che stanno distruggendo questa cittĂ ; ma che, anzi, si impegna in crociate contro la movida, istituzione di zne rosse dove le cosiddette forze dell’ordine conducono indisturbate operazioni di profilazione razziale, dove chi non ha i documenti “giusti” finisce nel lager di stato che è il Cpr. PerchĂ© nel Cpr di Bari Palese e di Brindini Restinco di muore per mano dello stato. E chi non muore vive in una gabbia di merda, subendo ogni giorno torture e abusi.
Abbiamo scelto di partecipare oggi in maniera conflittuale condividendo le nostre riflessioni politiche perché crediamo che un percorso dal basso sia davvero possibile, ma anche e soprattutto perché siamo stanch3 e incazzat3.
Come soggettivitĂ  froce e terrone suppotiamo la resistenza palestinese, e siamo per la liberazione completa dal colonialismo e dall’occupazjone sionista e la loro piena autodeterminazione come popolo.
Alle istituzioni che, nei migliori de casi, ignorano le nostre esistenze per tutto l’anno e ci sfruttano per ottenere voti e simpatie quando serve, e nel peggiore dei casi ci negano l’accesso a terapie di affermazione di genere sulla base di criteri patologizzanti tranfobici, ci reprimono in piazza e nelle strade con scudi, manganelli, denunce e arresti anche grazie al nuovo DL Sicurezza, che dĂ  sempre piĂą monopolio della violenza agli sbirri di merda – a questi abbiamo da dire che non smetteremo di immaginare le vite, gli spazi e le cittĂ  che desideriamo e di creare relazioni libere e sovversive che non riproducono lo schema eterocispatriarcale della famiglia tradizionale e non sono il contentino del matrimonio egualitario, con le nostre pratiche non istituzionali e non istituzionalizzabili.
A voi froce che ascoltate, invece, vogliamo dire che se vi sentite come noi potete venire a parlarne insieme in assemblea il 3 agosto al bread&roses, per pensare una manifestazione radicale, conflittuale, davvero intersezionale, che permetta la costruzione di resistenze e reti che durino in ogni mese nell’anno e non solo in quello del rainbowashing.